Ultimo
di 4 figli, Benjamin ha un’infanzia serene e agiata. Il padre, Robert, è un
dentista, ed è quello che provvede all’agiatezza, ma le figure che incideranno di
più dal punto di vista musicale sul giovane Britten sono due: la madre e un
vicino di casa. La madre, Edith, oltre ad allevare i 4 figli, si diletta a
suonare il pianoforte e sarà proprio lei a dargli le prime lezioni. La signora
Edith riversava sul figlio grandi aspettative, Britten racconterà, anni dopo,
che, all’inizio di ogni lezione, sua madre, dopo averlo seduto davanti allo
strumento, lo ammoniva “Tu diventerai la quarta B della musica, le prime tre
sono Bach, Beethoven e Brahms”.
Il
vicino di casa era, invece, Frank Bridge, direttore d’orchestra e compositore
di discreta fama, che decide di prenderlo come allievo. Britten ha sempre
ricordato con piacere le lunghe lezioni estive, che duravano anche 8 ore, dove
si alternava il piano alla viola e allo studio dei primi rudimenti della
scrittura per archi.
Grazie
all’appoggio del maestro Bridge, il giovane Benjamin entra al Royal College of
Music di Londra, il più esclusivo conservatorio inglese. La carriera scolastica
la possiamo riassumere in una parola: strepitosa. Alla migliore composizione di
un allievo il conservatorio attribuiva un premio annuale intitolato ad Ernest
Farrar, giovane musicista prematuramente scomparso: in quattro anni Britten lo
vince quattro volte. Si diploma, ovviamente, con il massimo dei voti.
Benjamin
ha ventuno anni quando, morto suo padre, e non volendo gravare sulla famiglia,
comincia a lavorare per un'azienda che cura la sonorizzazione dei documentari:
è quella che viene definita “incidental music”, non esattamente colonne sonore
ma commenti descrittivi a sequenze “mute”. Oltre a procurargli di che vivere,
questa si rivelerà un’esperienza oltremodo utile per il suo futuro lavoro di
compositore d’Opera.
Questo
è il periodo degli incontri cruciali per la vita e la carriera di Britten, il
primo è quello con Wystan Hugh Auden. Britten ha 22 anni, le foto dell’epoca ci
mostrano un ragazzo alto e magro, con un naso importante e gli occhi semichiusi
da miope senza occhiali (una via di mezzo tra Leslie Howard e il principe
Carlo), Auden ha solo sei anni più di Britten ma è un leader carismatico, è già
affermato come poeta ma è soprattutto a capo del Group Theatre, un movimento
artistico, sorta di “scapigliatura” inglese, connotato dall’impegno pacifista,
se non quasi rivoluzionario, nonché frequentato da artisti in odore di
comunismo e omosessualità, come lo sono dichiaratamente lo stesso Auden e il
suo compagno Chris Isherwood. Benjamin Britten, giovane di buona famiglia,
schivo e riservato, è completamente travolto dalla personalità di Auden:
comincia a frequentare attivamente il gruppo, per il quale scrive pure "L’inno
dei pacifisti" su testo, ovviamente, di Auden.
Il
secondo incontro è quello con il tenore Peter Pears. Pears ha una voce
splendida e Britten comincia a scrivere brani per pianoforte e voce
appositamente per le sue doti vocali. E’ l’inizio di un sodalizio artistico che
si trasforma presto in una storia d’amore che durerà tutta la vita.
Nel
1939 i due raggiungono Auden che, contrario all’entrata in guerra
dell’Inghilterra, si era trasferito in America. Auden ha creato a NewYork, con
l’inseparabile Isherwood, quella che chiama “La Comune”: artisti di tutto il
mondo (c’è anche Salvador Dalì) che vivono e lavorano insieme in uno stabile di
Brooklin. Britten e Pears, dopo qualche mese, vanno ad abitare a Long Island,
trovando troppo esotico e caotico vivere e lavorare nella Comune. In America
Britten compone la sua prima opera (in realtà un’operetta) "Paul Bunyan"
su libretto di Auden.
Nel
1942 Britten convince Pears a rientrare in Inghilterra: al loro arrivo
rischiano l’arresto per diserzione, ma si dichiarano obiettori di coscienza e
vengono esonerati dal servizio militare. Per due anni lavora al progetto di
un'opera drammatica per grande orchestra, ispirata al poema "The Borough"
di George Crabbe. L’Opera viene scelta per la riapertura del Covent Garden dopo
la chiusura bellica e va in scena con il titolo di "Peter Grimes" il
7 giugno del 1945. E’ un trionfo unanime di critica e di pubblico, malgrado
l’argomento non proprio rassicurante (il protagonista è un pescatore che muore
suicida, accusato di aver abusato di due bambini!) e la musica raffinatissima
ma decisamente innovativa e difficile. In realtà, è soprattutto il ritorno di
un’opera inglese, cantata in inglese e di un autore inglese a far leva
sull’orgoglio britannico e decretarne il successo: l’ultima evento simile era
stata la rappresentazione di Enigma Variations di Elgar nel lontanissimo giugno
del 1899.
Per
Britten è un trionfo, da allora "Peter Grimes" e le altre opere
successive, alla fine saranno in tutto dodici, verranno rappresentate in tutti
i teatri del mondo, consacrando l’autore tra i grandi del novecento.
Britten,
tranne che per i frequenti viaggi turistico-musicali, non lasciò più
l’Inghilterra, si stabilì con Peter Pears ad Aldeburgh, nell’amato Suffolk in
una grande villa chiamata Red House dove soleva invitare a stabilirsi i
librettisti e i più stretti collaboratori durante i periodi di composizione
delle opere: aveva camere sufficienti ad ospitare fino a 20 persone
contemporaneamente. Con l’enorme quantità di denaro guadagnata, a parte il
vezzo di concedersi una Rolls-Royce che guidava personalmente, Britten costruì
un teatro, dove tuttora si svolge il Festival di Aldeburg, riservato a soli
autori inglesi; fondò una casa di edizioni, la Faber Music, anch’essa mirata
alla promozione degli autori britannici e istituì una serie di borse di studio
per giovani musicisti meritevoli. Prima di morire costituì la Fondazione
Britten, che continua ancor’oggi a gestire queste attività.
Il
12 giugno 1976 la Regina Elisabetta gli conferì, per meriti artistici, il
titolo di “Lord Britten di Aldeburgh”, purtroppo non poté mai sedere alla
camera dei Lord, il suo cuore generoso lo tradì la notte del 4 dicembre a soli
63 anni.
Salve, mi piacerebbe chiederle dei consigli per una bibliografia che riguarda Britten, posso contattarla via e-mail? la ringrazio
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