mercoledì 8 maggio 2013

Piccola storia del Melodramma: Capitolo XIX, Salieri

La presunta rivalità con Mozart ha compromesso quasi definitivamente la fama di un grande musicista italiano: Antonio Salieri.

Nato a Legnago nel 1750, trascorse la maggior parte della sua vita alla corte imperiale asburgica di Vienna per la quale fu compositore e Maestro di cappella.
Musicista dotato di eccezionale talento e ottimo insegnante, fu maestro, tra gli altri, di Beethoven, Schubert e Liszt.
Europa riconosciuta, commissionatagli dall'imperatrice Maria Teresa d'Austria innaugurò, il 3 agosto del 1778, il Nuovo Regio Ducal Teatro, cioè l'attuale Scala, fatto erigere a Milano e la medesima opera ha salutato, per volere di Riccardo Muti, il 7 dicembre 2004 la riapertura del teatro scaligero dopo il lungo lavoro di restauro.
Alla sua morte lasciò in tutto 39 Opere, tra cui spiccano La grotta di Trofonio, Falstaff, Le Danaidi e Tarare.
A proposito della leggenda che nel corso dei decenni nacque e si diffuse, secondo la quale Mozart sarebbe stato avvelenato, per gelosia, da Salieri, è ormai assodato essere priva di qualsiasi fondamento.
Il poeta e scrittore russo Aleksandr Sergeevič Puškin, però, credette a queste voci, e nel 1830 scrisse la piece Mozart e Salieri che Nikolaj Rimskij-Korsakov musicò nel 1898. Buoni ultimi a perpetrare la trama calunniosa che renderà Salieri ingiustamente simbolo eterno di mediocrità, saranno il commediografo inglese Peter Shaffer e il regista Miloš Forman che nel 1984 trarrà dall’omonimo lavoro teatrale il film  Amadeus.
 
Se Salieri non ha ucciso Mozart, di sicuro Puškin ha ucciso Salieri.

1 commento:

  1. purtroppo molte volte gioca la sfortuna, due geni viventi nella stessa epoca, bello il blog!

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