La presunta rivalità con Mozart ha compromesso quasi definitivamente la fama di un grande musicista italiano: Antonio Salieri.
Nato
a Legnago nel 1750, trascorse la maggior parte della sua vita alla corte
imperiale asburgica di Vienna per la quale fu compositore e Maestro di
cappella.
Musicista dotato di
eccezionale talento e ottimo insegnante, fu maestro, tra gli altri, di
Beethoven, Schubert e Liszt.
Europa
riconosciuta, commissionatagli
dall'imperatrice Maria Teresa d'Austria innaugurò, il 3 agosto del 1778, il
Nuovo Regio Ducal Teatro, cioè l'attuale Scala, fatto erigere a Milano e la
medesima opera ha salutato, per volere di Riccardo Muti, il 7 dicembre 2004 la
riapertura del teatro scaligero dopo il lungo lavoro di restauro.
Alla
sua morte lasciò in tutto 39 Opere, tra cui spiccano La grotta di Trofonio,
Falstaff, Le Danaidi e Tarare.
A
proposito della leggenda che nel corso dei decenni nacque e si diffuse, secondo
la quale Mozart
sarebbe stato avvelenato, per gelosia, da Salieri, è ormai assodato essere
priva di qualsiasi fondamento.
Il
poeta e scrittore russo Aleksandr Sergeevič Puškin, però, credette a queste
voci, e nel 1830 scrisse la
piece Mozart e Salieri che Nikolaj Rimskij-Korsakov
musicò nel 1898. Buoni ultimi a perpetrare la trama calunniosa che renderà
Salieri ingiustamente simbolo eterno di mediocrità, saranno il commediografo
inglese Peter Shaffer e il regista Miloš Forman che nel 1984 trarrà
dall’omonimo lavoro teatrale il film Amadeus.
purtroppo molte volte gioca la sfortuna, due geni viventi nella stessa epoca, bello il blog!
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