mercoledì 10 aprile 2013

Eppure l'ho già sentita...

"E le note son sette..." ama dire il mio amico Bruno Bartoletti quando gli si fa notare qualche similitudine tra due brani musicali. Il grande direttore toscano può ovviamente permettersi di celiare sull'argomento dall'alto della sua esperienza (già la SIAE la pensa in maniera meno elastica...), però il problema delle similitudini, degli "omaggi" fino a quello dei veri e propri plagi è sempre esistito. Rossini li chiamava con estrema classe  "prestiti" ed anche "auto prestiti" quando ricorreva a pezzi di suoi lavori per completarne altri, possibilmnte per teatri tra loro lontani. Un genere dove il cosiddetto prestito è molto in voga è quello della musica da film.

Nel 1968 esce sugli schermi Il caso Thomas Crown per la regia di Norman Jewison con Steve McQueen e Faye Dunaway.Il film vincerà l'anno dopo l'Oscar per la migliore canzone originale Windmills of Your Mind composta da Michel Legrand.
Grande canzone, però... Michel Legrand può sinceramente affermare di non aver mai sentito la Sinfonia Concertata K364 di Mozart?

E il grande John Williams? Il suo Guerre stellari del 1977, lo ricordate, no?
Hai visto mai che Puccini nel 1893 aveva già ipotizzato un tema da fantascienza nella sua Manon Lescaut?
 Peccati veniali, "e le note son sette...".
Saranno mica troppo poche?


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