domenica 7 aprile 2013

Ho quasi sessant'anni. Ho vissuto in città diverse, dal '74 sono tornato a Genova, la città dei miei. Mi sono sposato e lo sono tutt'ora. Ho fondato un'azienda che possiedo tutt'ora. Ho viaggiato un po' per il mondo.
Tutta la mia vita in due righe. Non propriamente avventurosa. Però.
Però manca qualcosa. Qualcosa che mi accompagna dalla nascita, nell'ormai remoto 1954: l'amore, incommensurabile, per la musica.
Per tutta la musica, da quella cosiddetta leggera, che si comincia a sentire nell'infanzia, al pop e al rock, iniziati a suonare coi complessi (si chiamavano così allora...) insieme agli amici, alla fine degli anni '60.
Poi venne la scoperta del Jazz e, a seguire, arrivarono in successione lenta la musica antica, la cameristica, la sinfonica e l'ultimo grande amore, l'Opera lirica.
Adesso, in parallelo alla mia attività informatica, mi ritrovo con un hobby importante e ingombrante, quello del musicofilo, appunto.
Cosa fa un musicofilo? Intanto, come dice la parola stessa, si diletta nell'ascoltare musica.
Il passo dopo è voler condividere con le persone care le cose belle ascoltate. E il passo dopo ancora, è far conoscere a chi non ha avuto la ventura di farlo, quei generi musicali che vengono ascoltati di meno, quasi sempre solo per caso, e per questo considerati a torto ostici o fuori moda.
Siedo da qualche anno nel consiglio di amministrazione dell'Associazione Teatro Carlo Felice, e tramite l'associazione ho cominciato a fare un po' di divulgazione con incontri per presentare la opere in cartellone del teatro. Non le chiamo conferenze, quelle le fanno i musicologi che sono ben più preparati di me, autodidatta totale. Io ho dalla mia l'entusiasmo dell'appassionato e la mia missione è quella di far avvicinare all'Opera, ma anche ad altri generi, quelli che ne sono distanti.
La musica, in buona sostanza, è una sola, ma ha tante sfaccettature, tanti "sapori". Curiosamente, se mi passate il paragone gastronomico (altra mia grande passione il cibo, ma di questo ne riparleremo...) è come se la gente si nutrisse di una cosa sola invece di provare di tutto un po'... Gli appassionati di rock tendono a ignorare la lirica, quelli di jazz sono tra i più duri e puri, sorta di vegani che conoscono e ascoltano solo la musica loro... Beh, il musicofilo ha il compito, piacevolissimo, di preparare i palati musicali delle persone a gusti nuovi e magari esotici, con la convinzione che possano diventarne, se non proprio ghiotti, almeno consumatori abituali.
Nell'ultimo ventennio la mia attività si è espansa dagli incontri privati a quelli un pochino più pubblici, tipo la "Storia della Musica Sinfonica" all'Auditorium del Carlo Felice o i due cicli sulla "Musica e il Cinema" e "Da Broadway a Hollywood" a Palazzo Ducale. Scrivo abitualmente sulla rivista "Il Mondo della Musica" e conduco, insieme ad altri, le dirette in Streaming che il Carlo Felice manda in onda in tutto il mondo tramite WEB TV.
Basta così, come presentazione è sufficiente.
Da oggi prometto che su questo blog si parlerà, come avrete intuito, solo ed esclusivamente di Musica, in tutte le sue accezioni e sfumature, nella speranza che ognuno possa apportare qualcosa per gli altri: per imparare c'è sempre tempo.

2 commenti:

  1. Caro Massimo
    Sono molto contento della nascita di questo blog per le capacità divulgative che ti riconosco (il dono della chiarezza, si sa, viene concesso con molta parsimonia dagli dei) e perché da musicofilo “fai da te” non posso che apprezzare l’intento della condivisione che anima il blog.
    Anch’io mi sento tendenzialmente onnivoro nell’ambito musicale, condivido l’amore per il suono in tutte le sue forme, ma non ho alle spalle studi specialistici di sorta per cui i consigli e le ricette di chef più esperti saranno particolarmente graditi.
    Voglio segnalare a questo proposito un libro che ho trovato particolarmente interessante: “Senti questo” di Alex Ross, in testo che riesce a parlare di musica colta, contemporanea, d’avanguardia ai non iniziati, con una scrittura per non addetti ai lavori e soprattutto riuscendo a trasmettere la passione, la gioia per l’ascolto, per l’esperienza del fare musica oltre che dell’ascoltarla.
    In questo libro l’autore riesce a far convivere ritratti dei giganti della tradizione “classica” con icone della musica popolare, da Bjork ai Radiohead a Bob Dylan in un orizzonte musicale in cui scompaiono (finalmente) guerre stilistiche, ideologie e divisioni che poco hanno a che vedere con il fenomeno del suono e, come è riportato nelle note di copertina “la musica viene riportata alla sua beatitudine originaria”.
    Autore: Alex Ross Titolo: Senti questo Editore: BOMPIANI Collana: OVERLOOK Pagine: 588 Prezzo: 24,00 euro Anno prima edizione: 2011 ISBN: 45267192

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    1. Grazie per la segnalazione, Felice, è effettivamente un libro che consiglio anch'io come, qualora non l'avessi letto, anche il primo libro di Ross tradotto ij italiano "Il resto è rumore - Ascoltando il XX secolo" sempre da Bompiani, 874 pagine 15,90 Euro - prima edizione 2009

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